Utifar
N. 6 Agosto - Settembre 2012
L'alta adesione allo sciopero dello scorso 26 luglio racchiude in sé un risultato di grande valore: la categoria, finalmente, ha reagito unita. Di questi tempi, ciò non era per nulla scontato. L'occasione dello sciopero, infatti, avrebbe potuto rappresentare un momento di rottura, il pretesto utilizzato da qualcuno per forzare, incautamente, una situazione di crescente malcontento della base. Fortunatamente, non è andata così e tutta la categoria ha dimostrato di comprendere la gravità del momento e l'importanza di rimanere uniti. Non credo che questo sia dovuto ad un rinato spirito sindacale. Credo piuttosto che l'esasperazione del momento e la gravità delle misure che il Governo proponeva abbiano portato a quello spirito di unità utile per presentarsi, almeno all'esterno, con la credibilità necessaria per intraprendere una trattiva. Dalle mediazioni con il Governo, sono scaturiti un ridimensionamento delle misure contestate e un'interessante presa di consapevolezza da parte di tutti circa la necessità di rivedere radicalmente l'attuale sistema di remunerazione. Non è possibile, infatti, che il fatturato di un'azienda si basi su prezzi che sono in costante discesa come, da diverso tempo, quelli dei farmaci. Già nell'ottobre del 2009, in un Convegno organizzato a Roma, Utifar aveva voluto porre all'attenzione della categoria e del Governo la necessità di un cambiamento ai criteri della remunerazione. Oggi, senza volere rivendicare nessuna primogenitura, ci tengo a ricordare l'importanza della questione e auspico che i termini temporali contenuti nel decreto siano rispettati alla lettera: ogni ulteriore slittamento rispetto ad una revisione dei margini è un danno per la farmacia. Occorre però che, oltre a rispettare i tempi previsti, il nuovo sistema di remunerazione sia calibrato alla perfezione per garantire il sostentamento economico delle farmacie. In caso contrario, il nuovo meccanismo rischierebbe di aggravare un sistema già in difficoltà e la situazione rischierebbe di divenire insostenibile. Di questi aspetti si parlerà anche a Farmadays, nelle giornate congressuali che si terranno a Verona dal 5 al 7 ottobre. Con l'ausilio di molti esperti del settore, affronteremo l'argomento da un punto di vista tecnico. Parleremo di conti, entrando nel merito della sostenibilità per le farmacie dei possibili modelli di remunerazione.