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05 aprile 2023
di Eugenio Leopardi
Rif. rivista N2 NUOVO COLLEGAMENTO 2023

Sono stato chiamato a rappresentare l'Utifar e a parlare della galenica in farmacia al congresso Sifap in occasione dei 30 anni di attività di questa prestigiosa società scientifica della nostra categoria. è stato un grande onore per me essere stato coinvolto da Paola Minghetti.
Ritengo giusto esternarvi alcune riflessioni che ho fatto mentre ragionavo su quale fosse il messaggio che Utifar potesse portare in quella sede. I farmacisti e la farmacia escono dall'ultimo periodo pandemico con un immagine ed un ruolo completamente diverso, innegabilmente rafforzato professionalmente. La scommessa per il futuro, come già detto più volte, è quella di consolidare questo ruolo.
Come si suol dire "abbiamo una prateria davanti". In primo luogo, ci sono le opportunità per implementare il settore della galenica, utile per sopperire alle carenze dei farmaci e per dare un supporto ai pazienti con malattie rare che non trovano i farmaci.
La farmacia può poi essere un attore nell'implementazione delle campagne vaccinali partecipare alle attività di telemonitoraggio previste dal Pnrr e portare al pubblico un'ampia gamma di servizi, che ogni giorno, sempre di più, fanno parte della nostra offerta. Per fare tutto questo, però, bisogna fare un salto culturale: dobbiamo essere consapevoli che non basta aggiungere una parola all'insegna, ma occorre investire in cultura, in formazione e in un adeguato sviluppo della struttura.
Bisogna iniziare, come primo passo, a comprendere che l'aggiornamento professionale non è solo un obbligo, ma è un elemento fondamentale nella direzione di un farmacista sempre più punto di riferimento sanitario per il cittadino. Inoltre, dobbiamo comprendere che il tempo che si investe in aggiornamento va considerato nell'orario di lavoro, essendo parte integrante e fondamentale dell'attività lavorativa.
E dobbiamo iniziare a comprendere che anche l'aggiornamento deve essere frutto di una scelta ben precisa, indirizzata alle implementazioni di cui parlavo. Bisogna scegliere su cosa aggiornarsi in base alla direzione in cui si vuole sviluppare la propria professionalità, non in base al numero dei crediti Ecm che questo o quel progetto formativo offrono.
Un doppio investimento, quindi: in primis basato sull'accrescimento mirato delle proprie competenze professionali; e in secondo luogo indirizzato all'implementazione di spazi e strumentazioni adeguati.
Investire nella struttura vuol dire assegnare i giusti spazi alle attività, fare un conto economico delle possibilità e delle necessità di investimento, pensare ad uno sviluppo della farmacia nel lungo termine. Questo intendo per salto culturale: non fermarsi alle questioni che riguardano la quotidianità, ma progettare una farmacia al passo con i tempi e con le mansioni che sempre più ad essa sono richieste.
Utifar è disponibile ad affiancare i colleghi in questa direzione, fornendo loro il supporto dei propri esperti; offrendo una formazione di qualità e mirata alle nuove prospettive della professione; e portando avanti, in tutte le sedi, l'idea di una farmacia orientata al consiglio, ai servizi e alle nuove aspettative del pubblico e delle istituzioni.

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