Utifar
NON POLEMICHE, MA PROGETTI
Sembra incredibile che, in un momento come questo, si possa sprecare tempo prezioso nel litigare. è pur vero che i momenti di difficoltà portano alla luce divergenze e contrapposizioni che durante i giorni migliori rimangono sopiti; tuttavia il continuo rinfacciarsi errori e responsabilità al quale si è assistito anche nell'ultima Assemblea di Federfarma è davvero poco produttivo. Con questo, non voglio dire che le ragioni di chi protesta siano infondate, quello che però dispiace è che giuste rivendicazioni diano adito solo a inutili rimpalli di responsabilità anziché a proposte concrete, immediate ed efficienti. Abbiamo bisogno di progetti e il tempo delle polemiche andrebbe utilizzato in altro modo. Utifar, dal canto suo, vuole essere propositiva e sta lavorando per aiutare i farmacisti in ciascuno dei tre passaggi necessari per uscire da una crisi: comprendere, valutare e agire. Come ho sottolineato nello scorso editoriale, ogni cambiamento introduce uno scossone, ma anche nuove opportunità che devono essere trovate. Doveva pensarci il Legislatore, ma non l'ha fatto; e la legge è quella che conosciamo. Abbiamo lasciato passare i mesi; e con essi i pericoli sono divenuti decreto, il decreto è diventato legge e tutto questo tempo è stato impiegato solo per tappare buchi e sperare. Occorre invece aiutare i farmacisti a costruire un nuovo scenario che nel giro di pochi mesi si trasformi in un nuovo equilibrio dinamico e favorevole. Non lo diciamo per retorica. Lo dimostrano le iniziative di Utifar, che il 17 aprile a Roma ha organizzato un convegno per comprendere e interpretare la legge sulle liberalizzazioni e di cui nel prossimo numero vi daremo un ampio resoconto. Comprendere è il primo passo dell'azione. I successivi sono da mettere in campo subito. Noi lo faremo studiando assieme ai farmacisti e ai tecnici gli strumenti per reagire, suggerendo cosa fare per compensare le drastiche riduzioni di fatturato, che dovessero conseguire all'inevitabile concorrenza che si verrà a creare. Ogni piano strategico va pensato e organizzato mesi prima. Oggi vanno pianificate le risposte: sviluppare i singoli settori della farmacia, implementare il rapporto con la clientela, razionalizzare i costi, valorizzare la comunicazione in tutti i suoi aspetti. Di tutto questo parleranno gli esperti nel corso delle giornate e dei convegni che Utifar sta portando avanti e che, nel mese di ottobre, culmineranno con le giornate Farmadays di Verona. Utifar è un'Associazione tecnica e, come tale, è attiva e propositiva in questo momento difficile. Mi auguro che anche le nostre rappresentanze politiche facciano lo stesso. Lontani da volere essere solo critici, siamo a disposizione di chi voglia confrontarsi con noi e collaborare per offrire ai colleghi risposte che, nate per rispondere ad un momento di difficoltà, nel tempo si tramutino in soluzioni e opportunità di crescita.