Utifar

Ognuno di noi, quando sente una relazione o partecipa ad un convegno viene colpito da frasi che memorizza più di altre. A Riccione, nell'ambito del recente Convegno Utifar sui servizi, che ha visto la partecipazione di numerose aziende e di moltissimi colleghi, che voglio ringraziare per il tempo che ci hanno dedicato e per le manifestazioni di apprezzamento che hanno rivolto alla nostra associazione, ho ascoltato interventi di relatori di prestigio, ho memorizzato dati importanti e utili, ma la frase di Enrico Finzi, sociologo e da trent'anni profondo conoscitore del mondo delle farmacie, mi ha colpito particolarmente e per questo motivo l'ho scelta per intitolare questo editoriale. I cittadini scelgono la farmacia perché la farmacia sa scegliere al posto loro: seleziona i prodotti da proporre, li qualifica, li certifica con il consiglio del farmacista. Ma scegliamo davvero? Non possiamo rischiare che le nostre scelte si rivelino sbagliate, non possiamo affidarci a prodotti che non abbiano la qualità necessaria per essere venduti in farmacia, che non abbiano le proprietà che vantano o che prendano in giro, spesso attraverso la pubblicità, i cittadini. Dovremmo invece cercare di esporre solo ciò che ha la dignità di poter stare sugli scaffali di una farmacia. Non si può rischiare di perdere la fiducia che la gente ripone in noi, perché è il bene più prezioso che abbiamo. Anche nell'ambito dei servizi dobbiamo scegliere macchine sicure basate su procedure qualificate. Sbagliare, ovvero proporre servizi non qualificati, sia dal punto di vista della loro natura, sia per l'attendibilità dei risultati, metterebbe in cattiva luce il farmacista e aprirebbe la strada a critiche facili da parte di coloro che, spesso attraverso gli organi di stampa, non aspettano altro che delegittimare la farmacia. Ma, più di tutto, metterebbe a rischio la fiducia che i cittadini ripongono nei confronti della farmacia. Dobbiamo riappropriarci del ruolo di scelta che i cittadini ci richiedono. Dobbiamo utilizzare tutte le nozioni che l'Università ci ha fornito per dare al pubblico risposte giuste, senza danneggiare il fatturato, ma indirizzandolo su prodotti qualificati, efficaci e sicuri. Se sarò confermato nel prossimo Consiglio direttivo, sarà mio impegno stimolare Utifar, in quanto unione tecnica, ad elaborare i migliori strumenti per aiutare il farmacista a scegliere. Perché, ricordiamolo, il farmacista sceglie per conto dei cittadini e la nostra professione resisterà finché avremo la loro fiducia.