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IL RUOLO DEL FARMACISTA NELL’OTTICA ONE HEALTH
Il concetto di One Health, che può essere tradotto in italiano come “Salute Globale”, nasce dalla consapevolezza che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ambiente sono profondamente interconnesse.
Questo approccio, proposto già nei primi anni 2000 e poi formalizzato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, si propone di garantire ai cittadini una vita sana, il benessere in tutte le età e la prevenzione delle malattie. Tali obiettivi, secondo il modello, vanno raggiunti attraverso l’accesso a sistemi sanitari rinnovati, e resilienti. Inoltre, questo approccio è stato pensato anche per promuovere la lotta contro il cambiamento climatico che, come dice l’Oms, influenza direttamente anche la diffusione delle malattie.
L’approccio One Health prevede il coinvolgimento attivo non solo dei differenti legislatori nazionali e delle varie istituzioni politiche, ma anche dei professionisti della salute umana e animale. Interessa, quindi, anche noi farmacisti.
Va poi ricordato che, in Italia, le tematiche One Health sono state integrate net Piano nazionale di ripresa e resilienza che, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea, si propone di implementare un sistema sanitario innovativo e capace di rispondere alle emergenze future.
In questo panorama, il farmacista può assumere un ruolo strategico cruciale. Nel prossimo futuro, infatti, saremo chiamati ad affiancare le strategie One Heath in vari modi.
Anzitutto, assumendo un ruolo maggiore nell’educazione e nella sensibilizzazione della popolazione sui temi della salute e sulle migliori pratiche igieniche per prevenire le malattie e limitare la diffusione di patogeni.
Un ulteriore ruolo che ci viene riconosciuto a livello globale è poi quello di diffondere informazioni sui rischi legati all’antibiotico-resistenza e di promuovere l’uso responsabile di questi farmaci preziosi.
Sembrano cose scontate e, per un certo verso, ai nostri occhi, lo sono. Tuttavia, i temi globali per la sostenibilità e per la tutela della salute passano anche da questi concetti che, in realtà, noi farmacisti promuoviamo da sempre.
Dove sta, allora, la novità rappresentata da questo nuovo approccio?
A mio avviso, le vere innovazioni culturali introdotte da One Health si possono trovare nella presa di coscienza da parte delle istituzioni mondiali rispetto a temi fondamentali per la salute e nel riconoscimento del ruolo degli operatori sanitari sul territorio.
A livello nazionale, questi sono aspetti che si aggiungono al cambiamento che in questi anni sta interessando la farmacia.
Con One Health, infatti, la nostra funzione si espande ulteriormente e al farmacista verrà chiesto di diventare sempre più un promotore attivo della salute pubblica, della prevenzione e della sostenibilità ambientale.
Nel concreto, ciò che il modello One Health ci propone va quindi ben oltre alla sola implementazione della farmacia dei servizi.
Se da un lato è vero che la presenza capillare delle farmacie sul territorio permette già oggi di avere un punto di osservazione privilegiato per monitorare la diffusione di determinate patologie, è sempre più concreta la consapevolezza da parte delle istituzioni del fatto che il farmacista può contribuire alla sorveglianza epidemiologica raccogliendo e condividendo dati rilevanti con le autorità sanitarie locali.
Dal punto di vista ambientale, sarà sempre più importante il ruolo del farmacista nella gestione sostenibile dei farmaci, anche attraverso un corretto smaltimento dei medicinali scaduti o inutilizzati al fine di ridurre l’inquinamento ambientale e contribuire alla salute dell’ecosistema.
Gli esempi di come il modello One Health non è solo un concetto astratto potrebbero essere infiniti.
Ciò che è importante tenere a mente in questo particolare momento di cambiamento per la farmacia è la diffusa consapevolezza che investire nel potenziamento del ruolo del farmacista non solo rafforza il sistema sanitario, ma promuove una cultura della prevenzione e della responsabilità collettiva che sono elementi essenziali per affrontare le sfide sanitarie future.
Proprio per questo, nei prossimi mesi Utifar sarà impegnata nella realizzazione di percorsi formativi rivolti ai farmacisti sensibili a questi temi, offrendo loro gli strumenti necessari per poter trasmettere ai cittadini i giusti comportamenti da seguire nella direzione auspicata dal modello One Health.