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FARMACIA DEI SERVIZI: UNA RISORSA PER IL CITTADINO
Lo scorso 17 ottobre, la Conferenza Stato Regioni ha approvato le linee di indirizzo per la sperimentazione della Farmacia dei servizi. Il documento approvato è frutto del lavoro svolto dal Tavolo ministeriale che, nel corso del 2019, ha lavorato con tempi davvero celeri e, sopratutto, con una visione ben chiara della farmacia del futuro, nella quale i servizi rappresenteranno il vero punto di incontro tra i farmacisti territoriali e il Ssn.
Come prima cosa, nell'esprimere piena soddisfazione per l'accordo siglato, vorrei ringraziare a nome di Utifar tutte le parti che con noi hanno preso parte al Tavolo (Agenas, Assofarm, Cittadinanzattiva, Federfarma, Fimmg, Fnomceo, Fnopi, Fofi e Sifo).
In particolare, voglio segnalare l'importanza del lavoro congiunto svolto da Fofi e Federfarma, che hanno avuto il grande merito di aver condiviso un provvedimento destinato non solo a favorire la crescita della farmacia, ma, prima ancora, rivolto al cittadino che potrà finalmente beneficiare di una maggiore interazione tra le differenti professioni sanitarie.
Da questo punto di vista, è importante ricordare che gli ambiti di questa sperimentazione sono molteplici. Di solito, si tende a rappresentare i servizi in farmacia unicamente con i servizi di prima istanza.
Tuttavia, l'autoanalisi è solo uno tra i tasselli di questa sperimentazione che riguarda anche i cosiddetti servizi cognitivi, ovvero il monitoraggio e il supporto all'aderenza alla terapia, e i servizi inerenti l'accesso del farmacista al Fascicolo sanitario elettronico. I servizi, insomma, si aprono ad una presa in carico del paziente a tuttotondo, finalizzata sia al monitoraggio della cura, sia alla prevenzione.
Ora, che la sperimentazione partirà in via ufficiale in tutte le nove regioni inizialmente previste e, con molta probabilità, potrà allargarsi ulteriormente, è il momento di iniziare a comprenderne la reale portata.
A mio avviso, è sbagliato vedere in questo accordo la soluzione della crisi economica della farmacia. La vera valenza della farmacia dei servizi, infatti, non risiede nell'ampliare le possibilità di guadagno dei colleghi, bensì nel porre, finalmente, la farmacia al centro del rapporto tra il Ssn e il cittadino.
Si tratta, a mio avviso, della più grande opportunità per consolidare quell'immagine che il cittadino ha della farmacia, per trasformare questo rapporto di fiducia da ufficioso ad ufficiale, da improvvisato a normato, da personale a istituzionale.
Credo che questo scatto di immagine relegherà ai margini coloro che hanno puntato in una deriva commerciale della farmacia.
Mi riferisco non solo ai cosiddetti capitali, ma anche ai tanti colleghi hanno intrapreso, spesso per cercare di fare fronte alle difficoltà economiche, una strada commerciale che non può rappresentare un futuro dignitoso per la farmacia.
La farmacia dei servizi è l'unico modo per salvaguardare la nostra unica risorsa: il cittadino.