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07 settembre 2021
di Eugenio Leopardi
Rif. rivista N5 NUOVO COLLEGAMENTO 2021

Durante questa pandemia, la farmacia non è stata certo ferma. Al contrario, ci siamo adattati per offrire le migliori risposte alle esigenze di salute del cittadino e alle necessità organizzative dei sistemi sanitari nazionali e regionali. La capacità di reazione che abbiamo dimostrato è indice della forte volontà di quel cambiamento che invochiamo da anni e che, negli ultimi mesi, è stato reso necessario dagli eventi.
La capacità di resilienza della categoria, concetto del quale noi di Utifar abbiamo più volte parlato in questi ultimi anni, è emersa con forza nel momento in cui le farmacie hanno saputo farsi trovare pronte alle diverse sfide che la pandemia ci ha proposto. Dapprima, organizzando un efficace sistema di protezione per il cittadino e per i lavoratori: in poche ore, collaboratori e titolari hanno fatto squadra allestendo i plexigas, strutturando percorsi di sicurezza per il pubblico e indossando i più adeguati sistemi di protezione personale. Abbiamo sempre svolto il nostro servizio, garantendo, in ogni momento, la nostra presenza ai cittadini.
Tuttavia, la vera sfida non era quella di rimanere semplicemente "aperti". Siamo andati oltre, preparandoci professionalmente alle vaccinazioni (in primis tramite il corso organizzato da Utifar) e strutturandoci per effettuare i tamponi. Non avevamo mai svolto prima servizi di questo tipo. Vaccini e tamponi, oggi, vengono eseguiti in molte Regioni, con estrema soddisfazione dei cittadini e delle Istituzioni.
Ultimamente, il Governo ci ha anche chiesto di calmierare le tariffe dei tamponi, cosa che, personalmente, non condivido, ma credo che, anche in questa occasione, la categoria si sia fatta carico di un ulteriore sacrificio per venire incontro al cittadino. Mi auguro che ci si ricordi di tutti questi sforzi.
Il cambiamento della professione è iniziato, ma richiederà ulteriori prove per essere portato a termine. Occorre che i singoli farmacisti continuino sulla strada della formazione, accrescendo le proprie competenze e che le nostre rappresentanze dialoghino con le istituzioni per incrementare i servizi offerti alla cittadinanza e utilizzare al meglio le risorse del PNRR. La strada è stata imboccata, ma è ancora lunga e passa anche per una implementazione tecnologica delle farmacie.
Cosmofarma ha colto perfettamente lo spirito di questi tempi, dedicando la sua 24esima edizione al tema della ReAzione. Tra gli eventi proposti all'interno della manifestazione, Utifar curerà il convegno dal titolo "La farmacia europea nell'era del Covid-19: difficoltà e nuovi orizzonti" che si svolgerà venerdì 10 settembre alle ore 10 presso l'Aula Magna all'interno del padiglione 28.
Il confronto con gli altri Paesi europei è fondamentale in un momento, come questo, dove il cambiamento può trarre ottimi spunti anche dalle esperienza di chi ha già compiuto determinati passi in alcune delle direzioni che anche la farmacia italiana è destinata ad intraprendere.
L'importanza di Cosmofarma, quest'anno, non risiede solo nei suoi contenuti, ma anche nella ritrovata possibilità di un confronto tra colleghi attorno ai nuovi temi derivanti dal cambiamento in corso. Noi di Utifar ci saremo e vi aspettiamo, di persona, allo stand .... .
Aspetto di incontrarvi, anche allo stand, dove sarò lieto di ricevere i soci che vorranno venirmi a trovare, subito dopo il convegno Utifar di sabato, per parlare del futuro della nostra professione. Devo ammetterlo: Cosmofarma, quest'anno, ha un sapore del tutto diverso.
Il sapore della resilienza.

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