Utifar

Ho ricevuto una visita da parte dei Nas che hanno effettuato vari controlli nella mia farmacia. L’unica contestazione effettuatami riguarda il fatto che al momento dell’ispezione non avevo esposta sul banco la lista di trasparenza. Sul banco delle riviste mancava altro materiale in quanto la commessa stava effettuando le pulizie giornaliere (ora dell’ispezione 8.00 del mattino). Alla fine dell’ispezione ho chiesto all’ufficiale se la verbalizzazione riguardo la lista di trasparenza avrebbe avuto qualche conseguenza, ma mi è stato risposto di no. Dopo aver ricevuto i complimenti per l’ordine trovato in farmacia, i due carabinieri se ne sono andati. Oggi mi vedo recapitare un atto amministrativo della bellezza di 1500 euro. Possibile?

Il verbale di contestazione notificato al farmacista si fonda sulla asserita violazione delle norme poste dalla L. n. 149/2005 "Conversione del DL n. 87 del 27/05/2005 sui prezzi dei medicinali non  rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (fascia C)". Il farmacista, ad avviso dei Nas, non avrebbe esposto al pubblico la lista di trasparenza, così trasgredendo le norme vigenti. Il farmacista ha sottolineato che l’ispezione è avvenuta, come da verbale allegato, alle ore 8.00 del mattino nel momento in cui venivano effettuate le pulizia giornaliere; l’orario fa ritenere che la visita ispettiva sia avvenuta ad esercizio chiuso. Se così fosse, ritengo che vi siano gli estremi per opporsi alla contestazione. Del resto la lista deve essere esposta in favore del pubblico e nel momento in cui la farmacia è chiusa l’assenza della suddetta lista non può ritenersi necessaria, non contrastando con le ragioni poste fondamento della norma. Dallo stesso verbale di contestazione, peraltro, emerge che la lista era riposta nel cassetto, il che induce a ritenere che la sua rimozione dal banco fosse ragionevolmente ricollegabile alle pulizie in corso.