Utifar
Vendita quote di comunali
Le azioni di una s.p.a. di farmacie di proprietà dei comuni possono essere vendute a soggetti non farmacisti?
Le società per azioni che gestiscono farmacie delle quali la titolarità è e rimane del comune, non
debbono necessariamente avere come azionisti dei farmacisti, a pena di perdere la connotazione
stessa di s.p.a. La loro funzione è solo quella di "gestire" la o le farmacie per un certo numero di
anni, mentre il comune dovrebbe (il condizionale è dʼobbligo) controllare la qualità e le modalità della gestione in quanto, generalmente, è anche socio ed inoltre, essendo titolare delle farmacie, ha stipulato con la società un contratto di servizio nel quale sono indicate le modalità per la gestione. Oltre alle società per azioni i comuni possono affidare la gestione a società, sempre di capitali, ma a responsabilità limitata (s.r.l.) ma - anche qui è dʼobbligo il condizionale - i soci dovrebbero essere solamente i dipendenti della farmacia prima dellʼaffidamento della gestione.
Tuttʼaltra disciplina invece regola la gestione societaria delle farmacie private, le quali non possono
essere date in gestione, ma possono essere di proprietà di società di persone della quale possono
fare parte solo farmacisti idonei alla titolarità. La materia da lei richiamata è però, al momento,
allʼattenzione del legislatore che la dovrà affrontare sulla base degli impegni presi dal Governo italiano con lʼUnione europea.
Prof. Maurizio Cini