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01 ottobre 2008
Richiesta

Desidero sapere come muovermi nel caso ritenessi di essere discriminato nella distribuzione dei turni di apertura e nella ripartizione dei turni infrasettimanali di chiusura. In particolare, non c'è una equa alternanza per l'assegnazione dei turni a elevata redditività che sono sempre appannaggio delle solite farmacie.

Consulenza

Si riporta l'art. 2 del Regolamento Regione Liguria 16 luglio 1992, n. 3 (Regolamento sul servizio farmaceutico - B.U. 29 luglio 1992, n. 13 che riguarda gli orari e turni delle farmacie (ottenuto dal sito della Regione Liguria): Art. 2. (Turni diurni, notturni e festivi). 1. Nei giorni e nelle ore di chiusura delle farmacie il servizio è assicurato dalle farmacie di turno secondo quanto stabilito dai commi successivi. 2. I turni di servizio diurno continuato e di servizio notturno sono fissati dal Sindaco su proposta dell'organo di gestione dell'Unità Sanitaria Locale, sentito l'ordine provinciale dei farmacisti territorialmente competente. 3. Con il provvedimento di fissazione dei turni il Sindaco stabilisce, su richiesta dei farmacisti interessati, in quali casi i turni stessi debbono essere effettuati a battenti aperti o a chiamata, intendendosi per chiamata, la richiesta formulata al farmacista dal cittadino mediante esibizione di regolare ricetta. 4. Il turno di servizio notturno, in qualunque giorno feriale o festivo è, di regola, effettuato a rotazione. Tale turno ha inizio nell'ora di chiusura delle farmacie e termina alla riapertura mattutina delle stesse. Nei Comuni con più di una sede farmaceutica, il turno di servizio notturno, su richiesta dei titolari di farmacia interessati, può essere effettuato anche in forma permanente da una o più farmacie. In tal caso le restanti farmacie possono essere esonerate da tale servizio. 5. Le farmacie che effettuano a rotazione turni di servizio notturno sono tenute ad osservare, nella stessa giornata in cui prestano servizio notturno, anche il turno di servizio diurno continuato. 6. Il servizio di turno non dà luogo a compensazione mediante riduzione delle ore settimanali previste per il servizio ordinario. In primo luogo si ritiene opportuno coinvolgere l'Ordine dei farmacisti segnalando la propria situazione ed i motivi che inducono a ritenere di essere discriminati. In assenza di risposta non rimane che presentare un esposto alla ASL esponendo la necessità di stabilire una ripartizione più equa dei turni diurni.Infine, se l'esito è ancora negativo non resta che impugnare la delibera dell'ASL davanti al TAR.

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