Utifar

Se venisse approvata la proposta di legge che prevede la possibilità anche per i titolari di farmacia (oltre che per le società) di essere proprietari di 4 farmacie cosa accadrà riguardo alla nomina dei direttori?
Mi spiego: se per le società il numero di soci deve essere almeno uguale a quello delle farmacie e quindi si nomina un direttore per ogni farmacia, nel caso del singolo titolare egli dovrebbe nominare un direttore dipendente per ogni farmacia.
Stando cosi le cose, mi interessa sapere se un titolare di farmacia può nominare un direttore dipendente diverso da sè pur non possedendo altre sedi.
Il fatto di prevederlo per le quattro farmacie consente di derogare ai pochi casi (infermità, ferie, cariche pubbliche) in cui è consentito affidare la direzione ad altro farmacista?
In altre parole il titolare deve sempre mantenere la direzione di almeno una farmacia o può invece nominare 1, 2 , 3 o 4 direttori diversi da sè?

Lei è stato chiaro ma sono le norme a non esserlo.
Va detto, innanzitutto, che l'opinione comune secondo cui nel caso di società di persone titolari di più farmacie la direzione di queste deve essere distribuita tra i soci in modo che ciascuno diriga professionalmente non più di un esercizio è frutto di un'elaborazione dottrinale, ma non trova riscontro normativo.
Dunque, rimane aperto il problema di ciò che si deve fare nel caso, già attuale rispetto alla normativa vigente, in cui una società di due soci sia titolare di tre farmacie, oppure una società di tre soci di quattro farmacie: in questo caso il principio che si è richiamato non può essere rispettato e perciò si tratta di scegliere tra il consentire che i soci nominino un direttore non socio per la farmacia in più, per così dire, rispetto al numero dei soci, di consentire alternativamente che un socio diriga più di una farmacia, oppure di impedire che una società sia titolare di farmacie in numero maggiore dei suoi soci.
Quest'ultima soluzione, tuttavia, mi lascia molto perplesso perché potrebbe risultare una arbitraria compressione del diritto di essere titolari di più farmacie espressamente previsto dalla legge, senza altre specificazioni se non relative al numero massimo di esercizi.
Lo stesso problema, ovviamente, si porrà anche se al farmacista persona fisica verrà riconosciuto il diritto di essere titolare di più farmacie.
Si tratta di un discorso molto lungo, con molte implicazioni in quanto verrebbe meno il principio della gestione personale e diretta della farmacia e perciò è ora intempestivo lanciarci in elucubrazioni su ciò che potrebbe essere ma non è ancora.