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TISANE IN FARMACIA
Vi chiedo un chiarimento riguardo le norme di buona preparazione di tisane in farmacia. In particolare vorremmo semplicemente ripartire tisane partendo da miscele commer-ciali già preparate; per esempio vorremmo preparare sacchetti da 100 g a partire da una confezione di tisana da 1 kg. In questo caso è possibile ripartire tutta la confezione di partenza oppure è necessario preparare il sacchetto da 100 g al momento della vendita? E' possibile esporre al pubblico i sacchetti ripartiti eventualmente già preparati? E infine, è necessario avere in laboratorio uno specifico sistema di aspirazione per polveri?
Anzitutto, precisiamo che le risposte fornite val-gono in caso la confezione di tisana da ripartire sia una confezione non destinata alla vendita ma si deve trattare di un semilavorato destinato alla ripartizione. In altre parole il farmacista non deve sconfezionare un prodotto destinato alla vendita.
Detto, questo, è possibile ripartire anticipata-mente alla vendita in sacchetti più piccoli tisane da vendersi su semplice richiesta verbale. Inoltre, i componenti delle tisane devono essere ricompresi nella lista delle erbe ammesse per poter essere vendute senza ricetta.
Quanto all'esposizione, le confermiamo che è possibile esporre al pubblico i sacchetti ripartiti. Rispetto all'ultima domanda, nella tabella 6 (ap-parecchi ed utensili obbligatori in farmacia) al punto 9 è riportato: "sistema di aspirazione per polveri" (obbligatorio per le farmacie che prepa-rano compresse, capsule, tisane, o bustine). Di conseguenza, la risposta è affermativa.
Dr.i. Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli, Pietro Siciliano