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TAMPONI A PREZZI RIDOTTI
Ad oggi, sembra ormai appurato che il compenso per il tampone (15 euro) è un prezzo massimo. Allo stato attuale e alla luce del provvedimento in vigore dal 15 ottobre riguardante i lavoratori, vorrei sapere se il compenso in oggetto è modificabile (in riduzione) per diverse categorie di utenti.
In particolare, vorrei sapere se è possibile riservare convenzioni a prezzi inferiori esclusivamente ad determinate categorie di lavoratori (insegnanti, polizia, ecc.), lasciando per il resto della clientela il prezzo di 15 euro.
Sempre nella stessa ottica, è possibile prevedere, sopratutto per le aziende, una riduzione in base al numero di tamponi effettuati?
Sul tema si è aperto nei giorni scorsi un ampio dibattito all'esito del quale FOFI ha rappresentato che il prezzo "calmierato" deve essere considerato un prezzo massimo.
Di conseguenza ove il farmacista volesse applicare prezzi inferiori potrà farlo senza l'obbligo che detta diminuzione di prezzo sia limitata a particolari categorie e/o a "pacchetti".
Ovviamente, come recita la circolare FOFI, andrà garantita la sicurezza del paziente per le modalità e gli strumenti usati nell'effettuazione dei tamponi.
Avv. Paolo Leopardi