Utifar
Sovrapposizione di direzione e dipendenza
Sono farmacista e mio padre è anch'egli farmacista, titolare di farmacia. Per ragioni personali io però non lavoro da lui, ma sono dipendente presso un'altra farmacia privata. La mia domanda è questa: se mio padre avesse bisogno di cure che lo fanno assentare diverso tempo dalla farmacia, come potrei fare io? Cosa suggerisce?
Non è possibile conciliare sia dal versante giuridico che da quello familiare una sovrapposizione tra il lavoro subordinato in una farmacia e una direzione in un'altra. Non spetta al consulente suggerire ciò che sia meglio per il bene dell'azienda, in quanto entrano in gioco interessi economici, affettivi e familiari. Una partecipazione nella farmacia di famiglia richiederebbe certo un'interruzione del rapporto dipendente e ciò deve essere valutato nelle sue conseguenze. Per il resto, al fine di assicurare un posizionamento giuridico forte nella farmacia di famiglia potrei solo consigliare un conferimento societario ex articolo 176 TUIR (operazione di per se stessa sufficientemente economica dal versante tributario) e con una certa valenza dal profilo giuridico, in quanto ella assumerebbe una partecipazione (quota) nella farmacia, con pieno diritto di amministrazione congiunta o disgiunta con il padre. Si tratterebbe in poche parole di una mera trasformazione dell'impresa individuale in impresa collettiva (società in accomandita semplice o in nome collettivo) che comporterebbe una comproprietà sulla azienda. Le valutazioni di conseguenza di tale atto sono molteplici, per cui consiglio un approfondimento con un professionista del settore.