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SMALTIMENTO STUPEFACENTI SCADUTI
Sono in possesso di un pacco stupefacenti scaduti e relativo verbale di affidamento redatto dalla Asp di competenza risalente all’anno 2004. A seguito della riforma legislativa intervenuta nel 2010, con la presente si chiede quale sia, oggi, la procedura gestionale da seguire al fine di provvedere, ex lege, alla distruzione del pacco dei farmaci stupefacenti suddetto scaduti.
Il farmacista in questione è il custode, per conto dell’ASP, dei prodotti scaduti, rilevati, impacchettati e verbalizzati dallo stesso ente, e in qualità di affidatario ne deve curare la cautelata custodia. I percorsi, alternativi tra di essi, che può intraprendere il farmacista sono due:
1) Sollecitare per via formale l’ASP al ritiro dei prodotti affidati affinché questi possano essere ritirati a cura dell’ente e distrutti ex legis.
2) Richiedere formalmente autorizzazione scritta all’ASP a poter alienare i prodotti attraverso ditta privata regolarmente autorizzata dalla Regione quale “azienda certificata” per il ritiro di prodotti pericolosi e tossici, la quale, poi, provvederà ad alienare quanto consegnatole come da normativa vigente.
La detenzione, anche decennale, dei prodotti che sono stati rilevati e riconosciuti quali scaduti e affidati dall’ASP al farmacista, sono sub-titulo della stessa Azienda Sanitaria che “utilizza” la farmacia quale “affidataria per suo conto” dei prodotti, quindi ad eventuali controlli, se pur ancora caricati nel registro, il farmacista non rischia alcuna sanzione penale.
Gennaro Oliviero