Utifar

A seguito dei vari "Decreti Bersani" e con riferimento alle norme del Codice Deontologico, volevo sapere se è possibile esporre la pubblicità dei servizi della farmacia nei corridoi di un ospedale e nell'ingresso ai poliambulatori dell'Azienda U.L.S.S. Tale iniziativa mi è stata proposta da un'azienda di pubblicità che opera nella zona che mi ha garantito la possibilità sopra esposta.

Non si comprende su quali basi l'azienda di pubblicità possa sostenere l'ipotesi indicata nel quesito.
Il Codice Deontologico del Farmacista al titolo VII - Pubblicità e informazione sanitaria - art. 20 - Principi - prevede:
1. La pubblicità della professione di farmacista e l'informazione sanitaria sono consentite nel rispetto dei principi di correttezza, veridicità e non ingannevolezza. Contestualmente all'attivazione della pubblicità, il farmacista è tenuto a trasmetterne il contenuto all'Ordine di appartenenza.
2. Il farmacista non può operare alcuna forma di pubblicità in favore di esercenti altre professioni sanitarie o di strutture sanitarie.
3. Il farmacista non può accettare né proporre l'esposizione di comunicazioni pubblicitarie relative alla propria farmacia ovvero all'esercizio di cui all'art. 5 della Legge 248/2006, negli studi, ambulatori medici e veterinari, cliniche e strutture sanitarie e socio-assistenziali.
4. La pubblicità della farmacia è consentita e libera nel rispetto dei principi di correttezza, veridicità e non ingannevolezza a tutela e nell'interesse dei cittadini.
5. E' conforme alle norme deontologiche rendere noti al pubblico elementi conoscitivi, veritieri e corretti relativi ai servizi prestati, ai reparti presenti nella farmacia, nonché ai prezzi praticati.
Per quanto riportato la singola farmacia non può esporre la proprie comunicazioni pubblicitarie negli studi, ambulatori medici e veterinari, cliniche e strutture sanitarie e socio-assistenziali. Si ritiene però che tale forma di pubblicità, se realizzata con l'accordo di tutte le farmacie del comune, riguardandole indistintamente, perderebbe la connotazione di pubblicità divenendo corretta comunicazione al pubblico di prodotti e servizi erogati nelle farmacie.