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Un medico può prescrivere sulla stessa ricetta a ricalco tre scatole di Durogesic 25 mcg/h e tre da 50 mcg/h visto che esiste da 75 mcg/h e quindi, sarebbe uno spreco a carico del SSN?

Non spetta al farmacista, in sede di spedizione della ricetta, effettuare un controllo sulla terapia prescritta dal medico purché la medesima non sia incongrua dal punto di vista farmacologico o indichi dosaggi pericolosi.
Il motivo per cui il medico prescrive due dosaggi diversi (25 mcg/h + 50 mcg/h) di uno stesso medicinale nella forma farmaceutica cerotti transdermici, anziché in un unico dosaggio (75 mcg/h) con aggravio di spesa per il SSN, può derivare dalla necessità, per quel determinato paziente di dovere modulare il dosaggio nel tempo a seconda dell'intensità del dolore percepito. E' pertanto ragionevole supporre, ad esempio, che l'assunzione del dosaggio più basso (25 mcg/h) avvenga in un momento successivo rispetto all'assunzione del dosaggio da 50 mcg/h, quando e se occorre. E' evidente quindi che un dosaggio di 75 mcg/h non può soddisfare queste esigenze particolari.