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REVISIONE PIANTA ORGANICA
Nell'ambito della revisione della P.O. di Milano in seguito a riduzione sensibile dei confini della mia sede, rispetto sia a Farmacie già esistenti vicine, sia di nuova istituzione confinanti,(pare che verrei a servire poco più di 3000 abitanti contro i 6000 della farmacia di nuova istituzione confinante) vorrei sapere a chi mi posso rivolgere per conoscere il numero degli abitanti delle sedi, le possibili motivazioni sia urbanistiche che non di un eventuale ricorso al TAR, quando è consigliabile un ricorso al TAR e i tempi.
La bozza di revisione della pianta organica delle farmacie di Milano indica negli allegati anche la popolazione ricompresa in ciascuna sede e quindi credo che si tratti di informazioni che Lei può reperire senza troppa difficoltà.
Tra l'altro, è in corso una attività istruttoria che consente, anche attraverso l'Ordine dei Farmacisti, a ciascun titolare interessato di far pervenire le proprie osservazioni critiche così da giungere ad una soluzione quanto più possibile condivisa.
A cose fatte, cioè quando la pianta organica fosse approvata con eventuale Sua insoddisfazione, può rivolgersi al Tar perché annulli il provvedimento se si manifestano profili di illegittimità.
Tra di essi, in linea astratta ovviamente, si annovererebbe anche quello relativo ad una irrazionale suddivisione del territorio che penalizzasse in maniera irragionevole o comunque discriminatoria la Sua sede.
La decisione di merito del Tar interviene con tempi assai lunghi salvo che si proponga una domanda di sospensione incidentale del provvedimento impugnato che viene discussa in tempi brevissimi, cioè nel giro di qualche settimana.
Condizione per la sospensione, oltre alla fondatezza del ricorso secondo una valutazione sommaria, è anche la configurabilità di un danno grave ed irreparabile che deriverebbe dalla esecuzione del provvedimento impugnato.
Nel caso specifico il danno, in realtà, sarebbe dato da una ubicazione della farmacia confinante con la Sua che si giovasse, avvicinandosi per così dire strategicamente, della irrazionale suddivisione territoriale posta in essere dalla nuova pianta organica.
Ciò in linea generale; per il resto bisognerebbe considerare la fattispecie concreta.