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01 marzo 2007
Richiesta

Nel mio paese, di più di 13000 abitanti, fatta la revisione della pianta organica è stata istituita una nuova sede che dovrà essere aperta in un quartiere distante circa un km dal centro e con una consistenza di circa 3000 abitanti. Premesso che tale rione nella precedente p.o. apparteneva alla mia zona e attualmente la mia farmacia è comunque la più vicina, chiedo se e come richiedere l'apertura di un dispensario o succursale in tale quartiere, per poi ad avvenuta assegnazione trasformarlo in parafarmacia.

Consulenza

Nel caso descritto nel quesito, in attesa della decisione del Comune circa le modalità di gestione della farmacia di nuova istituzione, la Regione (generalmente per sollecitazione del Sindaco del comune interessato) può istituire un dispensario ordinario che è affidato preferibilmente al titolare della farmacia più vicina.
Per quanto riguarda la successiva apertura di una parafarmacia, quando la nuova farmacia verrà aperta, non si rilevano divieti anche se la parafarmacia occuperà gli ex locali del dispensario. Una parafarmacia può essere aperta da chiunque, purché sia garantita la presenza di un farmacista per l'intero orario di apertura. Il titolare della parafarmacia si ritiene possa essere anche un farmacista titolare di farmacia, nel qual caso il farmacista che vi opera sarà un dipendente (si veda in allegato la Circolare del Ministero della salute 3 ottobre 2006, n. 3, in applicazione dell'art. 5 della legge 248/2006 - in attesa di un proprio regolamentario regionale) .

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