Utifar

Sono laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche e lavoro come ricercatore per un'azienda farmaceutica. Vorrei conseguire l'idoneità alla titolarità attraverso la pratica professionale al di fuori del mio orario di lavoro presso una farmacia. Ho letto su un estratto di un articolo della vostra rivista (anno 2005) che è possibile esercitare la pratica professionale in forma di volontariato, quindi senza nesun rapporto di lavoro subordinato, purchè regolarmente comunicato all'ASL competente

La legge 475/1968 prevede che per diventare titolari di farmacia occorre essere in possesso dell'idoneità alla titolarità. L'idoneità alla titolarità si acquisisce o mediante il superamento di un concorso per l'assegnazione di sedi farmaceutiche oppure in seguito e due anni di pratica professionale svolta presso una farmacia aperta al pubblico e certificata dalla ASL (art. 12, comma 8).

Ai fini della pratica professionale il titolare di farmacia che accoglie il praticante deve comunicare all'Ufficio Farmaceutico della ASL le generalità del farmacista praticante, la data di effettivo inizio nonché di effettiva cessazione della stessa.

Le suddette comunicazioni devono essere trascritte in apposito registro tenuto dalla ASL che è tenuta ad effettuare periodiche verifiche sull'effettivo svolgimento della pratica professionale (art. 12, commi 9 e 10).

L'ipotesi di effettuare la pratica professionale anche in forma di volontariato nasce, in tempi di scarsa occupazione, dall' esigenza del praticante stesso di ottenere l'idoneità senza dovere attendere una assunzione regolare in farmacia.

Sullo svolgimento della pratica professionale in farmacia in forma di volontariato, l'Ispettorato Provinciale del lavoro di Bologna ha espresso il proprio parere favorevole (Prot. 322/1995 in copia) purché si tratti di prestazione non retribuita in assenza assoluta di subordinazione gerarchica.

Peraltro la normativa di cui alla legge 475/1968 non specifica né orari nè modalità di svolgimento della pratica limitandosi a disporre che la ASL è tenuta ad effettuare periodiche verifiche sull'effettivo svolgimento della pratica professionale