Utifar

Mi sono trasferito da poco nella nuova sede dove all'interno ho adibito un locale, separato da una porta scorrevole, alla vendita di occhiali da sole, vista, lenti a contatto, liquidi. Si effettua anche la misurazione della vista. In sostanza si tratta di un reparto di ottica, nel quale è sempre presente un ottico diplomato. L'azienda sanitaria locale, dopo aver effettuato l'ispezione, mi ha comunicato che l'attività di ottico è incompatibile con l'esercizio della farmacia e che quindi dovrei separare le due attività.

Alla luce delle informazioni fornite, non è in contrasto con la normativa farmaceutica l'esercizio della professione di ottico all'interno dei locali di una farmacia se effettuata da ottico diplomato che non esercita la professione di farmacista. Infatti l'art. 102 TULS, 1° comma, vieta il cumulo della professione di farmacista con l'esercizio dell'arte sanitaria di ottico. Per "cumulo" si intende quindi la situazione che vede la medesima persona esercitare le due attività. Tale assunto si deduce dalla formulazione della norma citata che qui si riporta: "Il conseguimento di più lauree o diplomi dà diritto all'esercizio cumulativo delle corrispondenti professioni o arti sanitarie, eccettuato l'esercizio della farmacia che non può essere cumulato con quello di altre professioni e arti sanitarie." Per "esercizio della farmacia" si deve intendere lo svolgimento della professione da parte della persona fisica e non all'interno della farmacia. Per fare un esempio: il laureato e abilitato sia in medicina che in farmacia non può esercitare contemporaneamente la professione sanitaria di medico e la professione sanitaria di farmacista. Invece il laureato e abilitato in medicina che abbia conseguito anche il diploma di ottico può esercitare, contemporaneamente, sia l'attività di medico che quella di ottico. In pratica è solo sulla persona del farmacista che esercita la propria professione, che viene impedito il cumulo di esercizio di altre professioni e arti sanitarie.