Utifar

Nel mio comune esistono in pianta organica 2 far- macie più 1 dispensario (10.000 abitanti in totale di cui 1900 nella zona del dispensario). Si chiede se il comune, tenuto conto anche delle norme della Regione Lombardia, deve identificare la zona dove collocare la nuova farmacia dove c’e il dispen- sario con “assorbimento“dello stesso o può iden- tificare altra zona.

Il dispensario istituito in un comune di 10.000 abitanti con due farmacie, sorge in una sede farmaceutica probabilmente istituita in deroga al criterio della popolazione (ovvero in base al criterio della distanza), secondo le di- sposizioni di cui alle leggi 475/1968 e 362/1991, art. 6. Come è noto, prima delle recenti modifiche, il dispensario viene istituito dalla regione quando la sede prevista non è aperta. Quando la sede sarà definitivamente assegnata, la nuova farmacia sostituirà il dispensario. Con l’entrata in vigore del decreto c.d. “liberalizzazioni” (decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 convertito nella legge 24 marzo 2012, n. 27) che ha stabilito, modificando l’art.1 della legge 475/1968, che vi sia una farmacia ogni 3.300 abitanti, la sede farmaceutica in questione rientra ora nel novero di quelle istituite in base al criterio della popolazione. Di fatto la situazione non è cambiata e la sede farmaceutica andrà a bando. Inoltre, in base al numero degli abitanti censiti (10.000), non potrà essere individuata altra sede (o altra zona secondo la terminologia adottata nel decreto liberalizzazioni), in cui aprire una quarta farmacia. Infatti l’art. 11, comma 1, lettera a), 2° periodo, della legge 27/2012 prevede che: “la popolazione eccedente, rispetto al parametro di cui al secondo comma (*), consente l’apertura di una ulteriore farmacia, qualora sia superiore al 50 per cento del parametro stesso”, cioè 1650. (*) dell’art. 1, Legge 475/1968 modificato

Prof. Maurizio Cini