Utifar
La vendita della farmacia
Intendendo vendere la farmacia nel corso di quest'anno chiedo quali parametri servono per stabilire il prezzo di vendita, come valutare l'indennità di avviamento, il valore del magazzino e degli arredi, e altro nel caso ci fosse. Alla luce delle nuove norme quali sarebbero le tasse a carico del venditore?
La cessione dell'attività farmacia è operazione complessa, per cui mi permetterei di consigliare alla dottoressa di farsi comunque assistere da tecnico di settore, assicurando la mia personale disponibilità. In via generale al di là delle attenzioni che debbono essere prestate alla parte contrattuale (stipulazione di un atto compromissorio e del rogito definitivo), la valutazione dell'azienda non può prescindere da un'analisi dei dati di bilancio: la farmacia deve essere valutata come tutte le aziende, in base alla sua capacità di generare reddito. Solo indicativamente oggi l'avviamento viene forfetariamente valutato intorno a 1,6- 2 volte il volume d'affari (totale dei ricavi) al netto dell'IVA, oltre il valore delle scorte al valore di costo. Gli arredi normalmente vengono ricompresi nel valore complessivo, a meno che siano di nuova fattura. L'imposizione fiscale sulla cessione, laddove come presumo la farmacia sia gestita in forma di ditta individuale può essere a scelta del contribuente o con applicazione del metodo ordinario (43% della plusvalenza realizzata) ovvero con tassazione separata (normalmente più conveniente). A mente dell'art. 18 del D.P.R. 917/86 per i redditi tassati separatamente l'imposta è determinata applicando all'ammontare percepito, l'aliquota corrispondente alla metà del reddito complessivo netto del contribuente nel biennio anteriore all'anno in cui è sorto il diritto alla percezione". Per la determinazione dell'aliquota applicabile ancora una volta è quindi necessaria la valutazione dei dati fiscali.