Utifar

Sono un collaboratore di farmacia, assunto a tempo indeterminato part-time. Vorrei dei chiarimenti rispetto al CCNL.

In particolare, vorrei sapere se il contratto sottoscritto tra le parti possa prevedere, in deroga al contratto collettivo, che le eventuali ore prestate in aggiunta all’orario contrattuale settimanale, anche se effettuate in giorni festivi, possano essere retribuite come ore ordinarie oppure, a mia scelta, attraverso un riposo compensativo.

Il CCNL di categoria, all’art. 17, sul punto dispone al comma 4 che “Fatta eccezione per quanto previsto al comma 3 che precede, in ogni altro caso, la percentuale di maggiorazione forfetaria ed omnicomprensiva sulla singola ora di lavoro supplementare è pari al 25% della quota oraria della normale retribuzione di cui al successivo art. 57.” Ed al comma 5 che “5. Le ore di lavoro supplementare svolte nelle giornate festive (compresa anche la domenica) o durante il servizio notturno verranno compensate con le sole maggiorazioni, rispettivamente, del 30% e del 40%. Tali maggiorazioni sono forfetarie ed omnicomprensive e devono essere calcolate sulla quota oraria della retribuzione di cui al successivo art. 58”.

Il problema va valutato in termini di derogabilità o meno del CCNL ad opera del contratto individuale; si ammette che quest’ultimo, quale accordo diretto tra datore di lavoro e lavoratore possa prevalere sul primo, cui le parti hanno fatto riferimento, solo nel caso in cui la previsione risulti migliorativa per il lavoratore. Se si trattasse di applicare una differente maggiorazione per le ore supplementari prestate, la valutazione risulterebbe semplice; nel caso che qui interessa ritengo che la retribuzione delle ore aggiuntive come che si trattasse di ore ordinarie non sia corretta, ma che l’alternativa del riposo compensativo possa invece apparire equa almeno nel caso in cui le ore lavorative aggiuntive siano state espletate in giornata ordinaria.

Claudio Duchi