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Vorrei sapere se possono essere alienate le farmacie comunali gestite da una Società per azi oni pubblica attraverso la quale il comune gestisce anche altri servizi. Nello specifico, mi riferisco ad una farmacia comunale gestita da una SpA in un comune al di sotto di 30.000 abitanti nel quale l’amministrazione vuole liquidare la società e tenere la farmacia comunale.

Nel caso in cui le farmacie siano gestite tramite una società a socio unico, la titolarità delle farmacie è e rimane del comune il quale le può cedere mediante asta pubblica. Il problema che sorge in una simile ipotesi deriva dal contratto di affidamento della gestione e del contratto di servizio stipulato tra comune e società. Essendo però il comune l’unico soc io, dovrebbe essere abbastanza agevole scorporare la gestione delle farmacie dalle altre in gestione alla società. Fatto questo le farmacie potrebbero essere alienate sia per la titolarità che per la gestione. Il problema dei comuni fino a 30.000 è stato affrontato dal D .L. 78/2010 convertito nella legge 112 del 2010. L’art. 14, comma 32 di detto decreto legge prevede che questi comuni dovessero mettere in liquidazione le società detenute entro il 31.12.2011 o cedere le quote di partecipazione. Probabilmente il comune in questione sta cercando di ottemperare a questa disposizione. Potrà pertanto gestire la farmacia, una volta liquidata la società, mediante la formula “in economia” e cioè direttamente, ovvero, se altre norme non lo impediscono, costituire una apposita azienda municipalizzata (detta anche azienda speciale) con la quale gestire i servizi pubblici tra i quali la farmacia.

Prof. Maurizio Cini