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05 ottobre 2012
Richiesta

In relazione alle disposizioni contenute nella legge sulle Liberalizzazioni varata lo scorso febbraio, che sancisce la possibilità di ampliare gli orari di apertura degli esercizi, chiedo se i farmacisti collaboratori aventi un contratto a tempo pieno (pari a 40 ore settimanali da lunedì a venerdì, sabato non lavorato e riposo domenicale) possano rifiutarsi di lavorare il sabato e la domenica.

Consulenza

Premesso che la liberalizzazione degli orari del decreto Salva Italia stabilisce che: “…permane l’obbligo degli orari già previsti, ferma restando la possibilità di aprire in orari aggiuntivi..”, una diversa distribuzione dell’orario settimanale di lavoro può essere definita a livello regionale in presenza di particolari regimi di orari di apertura e chiusura della farmacia. Per esigenze tecniche, organizzative o produttive il datore di lavoro può modificare, per i dipendenti a tempo pieno, l’orario di lavoro a suo tempo stabilito, così come può fissare orari diversi da un dipendente all’altro. Permane, comunque, invariata la norma sull’orario di lavoro che prevede: • durata normale di lavoro 40 ore settimanali; • non è previsto un limite massimo per le ore di lavoro giornaliere ma un riposo minimo di almeno 11 ore tra una giornata lavorativa e l’altra; • il riposo settimanale di almeno 24 ore consecutive che, aggiungendosi al periodo di 11 ore giornaliere, costituisce in pratica una pausa di 35 ore.

Studio Brunello

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