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L'IVA SUI SERVIZI
Richiedo chiarimenti sull'Iva da applicare ai servizi di autoanalisi (colesterolo totale, trigliceridi, glicemia). Noi applichiamo a tutti Iva al 22%.
Invece, per gli ECG non applichiamo alcuna Iva se prescritto, dal medico mentre applichiamo il 22% se senza ricetta. è corretta questa interpretazione?
Sì, il comportamento è corretto. Bisogna, infatti, distinguere tra “prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo” e “prestazioni di supporto all’utilizzo di dispositivi strumentali per i servizi di secondo livello”. Nel primo caso, si fa riferimento ai test “autodiagnostici”, cioè a quelli gestiti/gestibili direttamente a domicilio dai pazienti in funzione di autocontrollo o che possono, in caso di condizioni di fragilità o di non completa autosufficienza, essere utilizzati mediante il supporto di un operatore sanitario, in questa ipotesi non c’è l’esenzione ed è applicabile l’iva ordinaria del 22% [come d’altra parte l’aliquota del 22% si applica anche per i servizi di prenotazione, riscossione e ritiro dei referti forniti dalla farmacia, secondo quanto disposto dall’art. 3 del DPR 633/1972.
Nel secondo caso, parliamo invece di tutte le prestazioni che prevedono l’erogazione, anche da remoto, di servizi professionali nell’ambito sanitario, come l’holter cardiaco o pressorio, l’ECG, ecc.: l’esenzione qui è applicabile purché tuttavia siano servizi prescritti da medici o pediatri e vengano erogati “anche” da personale specializzato.
Avv. Paolo Leopardi