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L'imipramina può ridurre la libido
Un mio cliente in terapia con Tofranil 10 mg per tre volte al di, lamenta una marcata diminuzione della libido associata a impotenza coeundi. La domanda é, se tali effetti indesiderati, che accompagnano questa terapia con imipramina, siano destinati a neutralizzarsi con il tempo oppure no. Nonostante tali effetti molto spiacevoli per il paziente, che tra l'altro non é riuscito a combattere neanche con l'uso di Viagra 50, lo stesso, in terapia da circa 45 giorni, ha avuto notevoli benefici terapeutici per quello che riguarda la sua patologia, ossia, la depressione, ragion per cui é combattuto tra la prosecuzione della terapia e la sua interruzione per il ripristino delle sue funzionalità sessuali.
Certamente l'imipramina può dare riduzione della libido. Si tratta in realtà di un effetto che è comune a tutti gli antidepressivi, inclusi i più recenti; va anche detto che, sebbene effettivamente quelli triciclici presentino in misura maggiore questo come pure altri problemi, esiste una componente individuale nella risposta, che vale anche per gli effetti terapeutici e che pertanto è quasi impossibile prevedere. Alcune considerazioni a margine:
1. Non è detto che il problema col tempo si risolva, ma certamente è reversibile, cioè scomparirà alla sospensione del farmaco (sempre se di origine iatrogena). Questo è sicuramente l'aspetto più importante da sottolineare al paziente, dal momento che la terapia con antidepressivi non è cronica, anche se lunga.
2. Probabilmente, la scelta dell'antidepressivo sarà ricaduta sull'imipramina in quanto altri antidepressivi più recenti (inclusi venlafaxina e duloxetina che sembrano essere quelli meno a rischio di disturbi della sfera sessuale) non avranno dato effetti soddisfacenti, per cui è comunque lo specialista a dover valutare il quadro complessivo e decidere l'eventuale aggiustamento del dosaggio o sostituzione della molecola.
3. La scelta di sospendere autonomamente il farmaco, anche se solo per 24 ore, molto probabilmente non produrrebbe alcun miglioramento immediato, e potrebbe rappresentare un rischio aggiuntivo per il paziente (ad esempio legato ad effetti avversi da brusca sospensione, comuni a tutti gli antidepressivi) e pertanto va assolutamente sconsigliata.