Utifar
ISPEZIONE DEL NAS
Una visita ispettiva del NAS ha accertato:
- l'utilizzo del bagno "come deposito di pannoloni e garze".
- mancanza di morfina cloridrato e morfina solfato.
Per gli accertamenti effettuati sono previste conseguenze penali?
Non drammatizzerei la situazione che mi ha descritto. Le è stata applicata, infatti, la sanzione, pari al doppio del minimo, prevista dall'art. 123 Tuls 1934 perché la farmacia è stata trovata priva di sostanze medicinali prescritte come obbligatorie nella Farmacopea Ufficiale. L'Autorità sanitaria può in effetti ordinare, ai sensi dell'art. 123 citato, la sospensione dell'esercizio della farmacia da 5 giorni ad un mese e, in caso di recidiva, può pronunciare la decadenza dall'autorizzazione a termini dell'art. 113, lettera e) Tuls 1934. La lettera e) dell'art. 113 si riferisce alla constatata, reiterata o abituale negligenza e irregolarità nell'esercizio della farmacia e ad altri fatti imputabili al titolare dai quali sia derivato grave danno alla incolumità individuale o alla salute pubblica. Nel Suo caso mi pare che manchi la reiterazione del comportamento negligente e che perciò non serva disquisire sul fatto che il requisito del danno alla salute pubblica o privata sia richiesta solo per "gli altri fatti imputabili al titolare" oppure anche per il caso della negligenza reiterata o abituale. Quanto alla chiusura della farmacia, si tratta solo di una possibilità e l'Autorità sanitaria dovrebbe comunque assumere il provvedimento dopo formale contestazione e relativa difesa da parte del titolare ed a mezzo di un provvedimento debitamente motivato anche in ordine alla proporzionalità tra mancanza rilevata e sanzione comminata. Mi pare che, in base ai fatti da Lei riferiti, non vi siano gli estremi per una attivazione dell'Autorità sanitaria in questo senso, anche se l'utilizzo del bagno come deposito di pannoloni e garze, ammesso che risponda al vero, non sembra proprio esemplare.