Utifar

Come tanti altri colleghi ho partecipato all'ultimo Concorso Straordinario per soli titoli per l'assegnazione delle sedi farmaceutiche previste dal c.d. Decreto Monti. Per poter partecipare ho ceduto, nei tempi e nei modi corretti, le quote della farmacia di cui ero socia (Nuovo Collegamento n°7 ottobre 2012, pag.11, prima colonna, ultimo capoverso). Considerati i tempi biblici che questo concorso sembra avere, per alcuni addirittura rimarràlettera morta, vorrei sapere se, nel frattempo, posso partecipare nuovamente alla s.n.c. di cui facevo parte, magari anche con quote diverse e, in caso di aggiudicazione della sede, cedere le stesse. Posso modificare il mio status attuale di collaboratore o perderei il titolo?

Il quesito posto è di particolare attualità attesi i “tempi biblici” necessari per l’espletamento dei concorsi e l’assegnazione delle numerose farmacie individuate lungo la penisola a seguito della pubblicazione della L. 27/2012. Ebbene, come può notarsi nei vari bandi pubblicati al momento dell’indizione dei concorsi tra le cause di esclusione (art. 12) viene previsto che la “mancanza di uno dei requisiti di cui all’art. 2 emesso successivamente all’interpello è causa di esclusione della graduatoria”. Peraltro, nelle note esplicative (la n. 4) viene previsto che i requisiti per partecipare al concorso devono permanere fino all’assegnazione della farmacia. Vero è che detta nota fa riferimento all’ipotesi di cessione della farmacia ma vero è anche che la non detenzione di quote di società di farmacie è uno dei requisiti per partecipare ai concorsi. Di talchè se la candidata vorrà far parte dei futuri vincitori dovrà resistere nel suo stato di collaboratore.