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IMPRESA FAMILIARE COME IMPIEGO PREVALENTE
Da pochissime settimane sono stata assunta a tempo determinato presso una parafarmacia. Posso nel mio tempo libero lavorare presso la farmacia di mio marito con cui anni fa ho costituito una impresa familiare?
La dottrina nell’interpretare l’art. 230 bis c.c. ritiene che la collaborazione del familiare debba essere prestata in modo continuativo, cioè con regolarità, escludendo il lavoro saltuario od occasionale. Non è richiesta l’esclusività della prestazione di lavoro, così consentendo la collaborazione del familiare anche non full-time; è pur vero però che la dottrina richiede la prevalenza dell’attività resa nell’impresa rispetto alle altre svolte dal soggetto partecipe.
Nel caso che interessa, posta la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno presso una parafarmacia, ritengo che la farmacista non possa partecipare alla impresa del marito in qualità di collaboratore, poiché la prestazione verrebbe qui resa in modo occasionale e comunque in maniera nettamente residuale rispetto alla prestazione resa altrove.
Avv. Claudio Duchi