Utifar

L'oggetto in questione riguarda alcuni possibili risvolti della gestione trentennale di farmacia comunale da parte di un farmacista o di una società composta almeno in parte da farmacisti (è possibile ciò?) .
Mi chiedo: nel caso in cui una società tra due farmacisti vinca la gara, qualora uno dei due vinca successivamente un concorso pubblico per assegnazione di farmacia, oppure nel caso che voglia cambiare attività, come potrebbe svincolarsi da una siffatta gestione?
Voglio specificare che trattasi di gestione trentennale e la farmacia non andrà poi necessariamente in concorso. Volendo optare per una formula societaria, nel caso specifico sopra descritto, dove il titolare è il Comune e il gestore è il farmacista/ società , quali sarebbero i vincoli a carico dei contraenti sia nel caso di un unico gestore farmacista, sia di una società tra due farmacisti? Inoltre: può un farmacista collaboratore non dipendente lavorare anche presso altra farmacia, e con quale formula?

La società tra farmacisti per la gestione di una farmacia data in gestione dal Comune alla società per un certo numero di anni consente, in caso di vincita da parte di uno dei soci di una farmacia mediante concorso, di alienare le proprie quote della società all'altro (o ad un nuovo) socio, per potere assumere la titolarità della farmacia vinta a concorso.
Anche qualora uno dei soci volesse cambiare attività, potrà cedere le proprie quote all'altro o ad un nuovo socio.
La figura del farmacista collaboratore non dipendente può esistere solo nell'impresa familiare. Nel caso specifico la società potrà assumere personale esterno alla società solo in qualità di dipendente.