Utifar
Figure professionali in farmacia
Abbiamo da poco finito la ristrutturazione della farmacia e abbiamo fatto una stanza dedicata ai servizi (con annessi servizi igienici). In febbraio inizieremo le giornate dedicate. Leggendo il vostro giornale, abbiamo pensato di iniziare con psicologo/nutrizionista e estetista. Queste tre figure (non medici prescrittori) seguiranno ciclicamente i pazienti. Non prenderanno soldi dai clienti ma i clienti pagheranno a noi con scontrino fiscale e poi il personale farà a noi fattura di prestazione. è tutto corretto? Posso affiggere nella mia farmacia manifesti con i prezzi di questi servizi? E per l'estetista, visto che farà diverse cose, una sorta di mini listino prezzi? L'estetista verrà per fare trattamenti e promuovere alcune linee di prodotti che commercializziamo. Siamo tranquilli, legalmente parlando?
L’accordo tra le tre figure sanitarie e la farmacia, poi, può benissimo assumere la veste di un rapporto libero-professionale (in particolare la L. 1/1990 specifica che quest’attività è esercitata in forma di impresa, individuale o societaria, e richiede l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane). L’idea rappresentata nel quesito, sarebbe ad avviso dello scrivente la migliore e farebbe si che il rapporto finale con il cliente fosse lasciato alla farmacia, regolando in un accordo “interno” le competenze dell’estetista secondo le intese economiche raggiunte. Il servizio, infatti, viene pur sempre reso in farmacia (proprio per questo alla farmacia incombe sicuramente l’obbligo della verifica dell’idoneità del titolo professionale posseduto dall’estetista). La farmacia, inoltre, inevitabilmente risponderebbe sul piano professionale e probabilmente anche su quello strettamente civilistico degli eventuali danni arrecati dalle prestazioni eseguite dall’estetista, anche quando sia questa a intrattenere il rapporto finale con il cliente.
Avv. Paolo Leopardi