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è conforme alla normativa una fatturazione che non contempla la descrizione e il costo unitario di ogni prodotto ceduto ma che comprende in un unico importo complessivo e sotto un’unica voce (ad esempio “Espositore”) diversi prodotti inviati?

L’emissione della fattura ed il suo contenuto sono disciplinati dall’art.21, D.P.R. 633/1972. Tale disposizione stabilisce che, per poter definire un documento “fattura”, è necessaria la presenza di alcuni elementi essenziali, che sono: la data di emissione, il numero progressivo per anno solare, i dati identificativi del cedente e del cessionario, la natura, la qualità, la quantità e il prezzo dei beni ceduti e/o dei servizi effettuati, il valore di sconti, premi e abbuoni e le aliquote iva applicabili. Il riportare, come richiesto, un importo complessivo sotto un’unica voce non sembra conforme, alla luce di quanto sopra esposto, agli obblighi di legge. Al riguardo si riporta anche il contenuto di un documento di prassi (Risoluzione Ministeriale n. 111 del 3 maggio 1995) che afferma come “appare evidente che il legislatore abbia voluto imporre ai contribuenti l’obbligo di specificare puntualmente le prestazioni rese al fine evidente di facilitare la successiva, ed eventuale, attività di accertamento degli organi verificatori dell’Amministrazione finanziaria”. La fattura quindi dovrebbe essere un documento quanto più dettagliato possibile al fine di dare una corretta rappresentazione della transazione avvenuta.

Studio Brunello