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28 ottobre 2011
Richiesta

Volevo sapere se è deontologicamente corretto o se ci sono degli osta normativi a partecipare con uno stand  della farmacia  ad un mercatino di quartiere (nella propria pianta organica) per promuovere i prodotti e servizi  della farmacia (escluso  il farmaco). è possibile in questa occasione effettuare delle vendite oppure occorre  limitarsi alla consegna  di campionatu- re? Inoltre, volevo sapere dal punto di vista deontologico e legislativo se sia possibile la presenza di un farmacista presso  uno stand di una azienda farmaceutica sempre in occasione dell'effettuazione di un mercatino di quartiere.

Consulenza

Il Codice Deontologico del Farmacista stabilisce all'art. 20 i principi di pubblicità e informazione sanitaria entro i quali possono essere esercitate forme pubblicitarie relative alla farmacia. In parti- colare i commi 4 e 5 prevedono che: "4. La pub- blicità  della  farmacia  è  consentita  e  libera  nel rispetto dei principi di correttezza, veridicità e non ingannevolezza a tutela e nell'interesse dei citta- dini. 5. è conforme alle norme deontologiche ren- dere noti al pubblico elementi conoscitivi, veritieri e corretti relativi ai servizi prestati, ai reparti pre- senti nella farmacia, nonché ai prezzi praticati". Nel contesto descritto nel quesito si ritiene lecito pubblicizzare  servizi  e  prodotti  della  farmacia anche con consegna di campioni, mentre la ven- dita diretta di prodotti (ad esempio integratori, ali- menti speciali, cosmetici) potrà limitarsi solo a quelli che, in assenza di appositi dispositivi, non richiedono temperature o comunque modalità di conservazione particolari. Per quello che riguarda la terza domanda, non si conosce l'attività che il farmacista territoriale (tito- lare o collaboratore) andrebbe a svolgere nello stand di una azienda farmaceutica. In ogni caso, se l'art. 29 del Codice Deontologico(Attività professionale nell'industria farmaceutica) prevede come principio di comportamento che "Il farmacista che esercita la propria attività nell'in- dustria farmaceutica deve tutelare la propria auto- nomia e indipendenza professionale", a maggior ragione il farmacista che opera in una farmacia aperta al pubblico dovrà mantenere la propria indipendenza ed autonomia, anche se presente nello stand, occasionalmente.

Prof. Maurizio Cini

AFK
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