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Nella mia qualità di titolare di farmacia privata rurale sussidiata posso concorrere al prossimo concorso straordinario sia in proprio che in forma associata? Laddove dovessi vincere, potrei continuare a detenere la titolarità della mia farmacia ed essere al contempo socio della farmacia eventualmente vinta di cui l’altro farmacista detenga la direzione?

L’art. 11, comma 7, del D.L. 1/2012 convertito nella Legge 27/2012 prevede che: “Ai concorsi per il conferimento di sedi farmaceutiche gli interessati, di età non superiore ai 40 anni, in possesso dei requisiti di legge possono concorrere per la gestione associata, sommando i titoli posseduti…”. Si noti che tutti i partecipanti che concorrono per la gestione associata, devono essere di età inferiore ad anni 40, perlomeno fino alla data di iscrizione al concorso. Se la partecipazione in forma associata debba essere dichiarata nella domanda presentata congiuntamente è ancora un fatto controverso, come pure se si possa partecipare ad uno stesso concorso, sia individualmente che in forma associata. L’art. 11, comma 3, per quanto riguarda la partecipazione al concorso da parte dei titolari di farmacia rurale sussidiata prevede che: “…Al concorso straordinario possono partecipare i farmacisti, cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, iscritti all’albo professionale: a) non titolari di farmacia, in qualunque condizione professionale si trovino; b) titolari di farmacia rurale sussidiata; c) titolari di farmacia soprannumeraria; d) titolari di esercizio di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248. Non possono partecipare al concorso straordinario i farmacisti titolari, compresi i soci di società titolari, di farmacia diversa da quelle di cui alle lettere b) e c)”. Essendo la Sua condizione quella di titolare di farmacia rurale sussidiata, Ella potrà partecipare al concorso ma, in caso di vincita, dovrà abbandonare quella posseduta.

Prof. Maurizio Cini