Utifar

Una farmacia apre in un'unità distinta (a 300 mt) un deposito per la commercializzazione all'ingrosso dei farmaci. Preciso che il titolare della Farmacia e del deposito è lo stesso, nella forma di impresa in- dividuale con la stessa Partita Iva. La funzione di direttore tecnico è affidata ad un dipendente della farmacia.

1) Gli uffici amministrativi possono essere presso la struttura del deposito? Se sì, a quali obblighi si deve ottemperare?

2) La tariffazione può essere effettuata presso gli uffici del deposito? Le ricette possono essere tra- sportate e conservate nel deposito?

3) Dovendo consegnare all'Asl l'elenco dei farmaci- sti collaboratori, va inserito il dottore che svolge il ruolo di direttore tecnico del deposito dove è as- sunto a tempo pieno? E se l'assunzione fosse part- time (4 ore in farmacia, 4 ore nel deposito)?

La risposta ai suoi quesiti e comunque a tutti quelli che riguardano il rap- porto tra farmacia e deposito all'ingrosso trova il suo punto di riferimento in una considerazione che, pure essendo ovvia, non va dimenticata: deve essere fatta in farmacia tutta l'attività che riguarda la farmacia e tenuta in farmacia tutta la documentazione che alla farmacia è pertinente e lo stesso vale, a parti invertite, per il deposito, dal momento che si tratta di due autorizzazioni, quella relativa alla vendita al pubblico e quella ri- guardante l'attività  di grossista tra di loro distinti. Così l'elenco dei far- macisti collaboratori della farmacia non dovrà comprendere il direttore tecnico del deposito che, essendo stato assunto a tempo pieno, non svolge attività in farmacia, ma per converso dovrà comprendere il direttore as- sunto a tempo parziale che per il resto del tempo lavorativo eserciti la sua professione nella farmacia. Ovviamente, ogni regola ha le sue eccezioni e così nulla vieta che la tariffazione delle ricette possa essere effettuata presso gli uffici del deposito trattandosi bensì di attività pertinente alla far- macia ma, come è noto, esternalizzabile.

Avv. Claudio Duchi