Utifar
errore di dispensazione
Due giorni fa un cliente mi ha presentato una ricetta che prescriveva del magnesio solfato (lassativo che doveva assumere per una colonscopia), erroneamente gli ho consegnato una busta di acido borico. Il cliente, come la ricetta indicava, ha assunto per via orale metà busta, successivamente si è sentito male e accortosi dell'errore è corso in
ospedale. Fortunatamente il cliente sta bene e non ha subito nessun danno se non il grosso spavento. A questo punto mi dice che non ha nessuna intenzione di denunciare il fatto, ma avendo dovuto l'ospedale contattare il centro intossicazioni e veleni è scattata d'ufficio una denuncia interna del fatto.
L'infortunio professionale che Le è occorso si inquadra nella fattispecie di cui all'art. 445 c.p. che punisce con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e con la multa da L. 200.000 a 2.000.000 chiunque somministri medicinali, ove per somministrazione si deve intendere pacificamente anche la vendita, in qualità e in quantità non corrispondente alle ordinazioni mediche, o diversa da quella dichiarata o pattuita. Il reato è in effetti procedibile d'ufficio e perciò il suo timore di essere perseguito penalmente anche in assenza di una denuncia del paziente può risultare fondato. E' possibile, tuttavia, che, specie per l'assenza della denuncia del danneggiato, la notizia di reato giaccia senza subire, per così dire, alcun prelievo. Da parte Sua, al momento, non vi sono particolari iniziative da assumere, dal momento che nessun procedimento penale risulta instaurato nei Suoi confronti e, soprattutto, che da parte Sua non vi sono elementi di immediata evidenza che Le consentano di evitarne la instaurazione. Si tratta perciò di attendere senza drammatizzare una situazione che, non avendo portato alcun danno effettivo al paziente, neppure potrà portare ad esiti giudiziari impegnativi.