Utifar
Distributore di profilattici
Posso installare un distributore di profilattici in un altro punto del quartiere dove persiste la farmacia, dato che la mia è l’unica farmacia? Occorre chiedere l’autorizzazione, visto che installerò il distributore sul muro di una palazzina di mia proprietà?
Il D.L.vo 31 marzo 1998, n. 114 di riforma della disciplina relativa al settore del commercio al Titolo VI (Forme speciali di vendita al dettaglio), art. 17 (Apparecchi automatici), 3° comma prevede, in seguito alle modifiche introdotte dal D.L.vo 26 marzo 2010, N. 59: “3. Nella dichiarazione di inizio di attività deve essere dichiarata la sussistenza del possesso dei requisiti di cui all'articolo 5, il settore merceologico e l'ubicazione, nonché, se l'apparecchio automatico viene installato sulle aree pubbliche, l'osservanza delle norme sull'occupazione del suolo pubblico”. L’installazione di apparecchi automatici è dunque considerata nuova attività commerciale. Benché come noto, il decreto 114/1998 escluda dal proprio ambito di applicazione le farmacie, si ritiene che nell’ipotesi di installazione di apparecchi automatici per la vendita di profilattici (entro i confini della relativa sede farmaceutica), non si possa non tenere conto di quanto disposto dal già citato art. 17. L’ipotesi prospettata nel quesito, che è certamente nuova per le farmacie, potrebbe esser equiparata a quella delle comuni attività commerciali, trattandosi di prodotti diversi dai medicinali. Pertanto l’installazione di un apparecchio automatico di profilattici (su immobile di proprietà, con l'osservanza delle norme sull'occupazione del suolo pubblico e all’interno della sede farmaceutica mantenendo la distanza di 200 metri dalla farmacia più vicina) potrebbe essere “tentata” presentando una DIA in cui la sussistenza del possesso dei requisiti di cui all'articolo 5 non è necessaria in quanto trattasi di prodotti non-alimentari (profilattici). Non é possibile escludere, infine, che ad installazione avvenuta, anche nell’eventuale silenzio della P.A. il fatto potrebbe essere contestato dai colleghi confinanti.