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DIAGNOSI DI ONICOMICOSI
Vorrei sapere se sia possibile reclamizzare con del materiale per l’advertising (espositore, cartelli, ecc) la disponibilità in farmacia di uno smalto classificato come dispositivo medico di classe I e utilizzato per la cura dell’onicomicosi. Vorrei anche sapere se, così come avviene per gli OTC, il farmacista possa diagnosticare l’onicomicosi senza incorrere nell’abuso d’arte medica, data la facile riconoscibilità della patologia in base ad elementi di esperienza comune.
La richiesta di autorizzazione per effettuare pubblicità ad un dispositivo medico deve essere effettuata al Ministero della Salute da parte dell'Azienda produttrice o di quella che lo immette in commercio.
Il farmacista non può effettuare diagnosi, in quanto non può a sostituirsi a nessun medico: ciò significa che il farmacista non può prescrivere farmaci di propria iniziativa. Se lo facesse, incorrerebbe in gravi responsabilità, anche di tipo penale: il farmacista che prescrive medicine, infatti, finirebbe per esercitare un’altra professione, che è quella del medico.
Il divieto di prescrizione di farmaci che incombe sui farmacisti non è assoluto: esistono dei medicinali che possono essere liberamente consigliati e venduti dal farmacista ai clienti che si recano presso di lui. Sto parlando dei cosiddetti farmaci da banco, cioè di quei medicinali che sono posti in libera vendita e per i quali non occorre alcuna prescrizione medica preventiva.
Queste particolari medicine, in ragione della loro composizione, possono essere utilizzate senza l’intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione e la sorveglianza nel trattamento. Essi sono utilizzati per il trattamento di disturbi passeggeri o di lieve entità. Su questi medicinali il farmacista può dare consigli ai clienti.
Avv. Paolo Leopard