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26 febbraio 2018
Richiesta

Desideriamo ricevere informazioni in merito alla gestione delle consulenze alimentari in farmacia. Da quest’anno vorremmo partire con l’attivazione di questo nuovo servizio, visto che una nostra dipendente farmacista ha concluso un percorso formativo qualificato. Nello specifico, vorremmo capire se da un punto di vista legislativo, sarà possibile o meno consegnare delle diete ai clienti visto che ora, disponiamo di personale certificato. Inoltre, vorremmo comprendere come gestire la retribuzione della nostra dipendente, visto che sarà lei a occuparsi del servizio. Potrebbe andar bene la compensazione occasionale, oltre alla solita retribuzione mensile?

Consulenza

Innanzitutto, è bene sapere che in Italia possono accedere alla professione di Nutrizionista esclusivamente medici e biologi e questo è sufficiente a determinare la prima, importante differenza con le altre professioni legate al mondo dell’alimentazione.
Il Nutrizionista, infatti, è l’unico professionista che in maniera autonoma può elaborare e prescrivere una dieta o un profilo nutrizionale a soggetti, sia sani che malati, ovviamente dopo un’accurata diagnosi che tenga conto di diversi fattori e che tenga conto anche di eventuali diagnosi effettuate da altri specialisti.
A differenza del Nutrizionista, il Tecnologo Alimentare può orientare alla scelta di alcuni prodotti alimentare senza però poter prescrivere diete; il Farmacista deve saper consigliare come utilizzare correttamente integratori alimentari e prodotti dietetici ma, anche in questo caso, non può prescrivere diete o regimi alimentari; il Dietista, infine, pur essendo esperto di alimentazione non può elaborare una dieta senza la prescrizione di un medico.
Per diventare Nutrizionista è necessario un percorso di studio in medicina o in scienza biologiche, che tuttavia non è sufficiente per accedere all’Albo della professione di Nutrizionista e per svolgere questo lavoro.
Da qualche anno ci sono corsi di laurea magistrale in Scienze della nutrizione umana che, dopo il superamento dell’apposito esame di Stato, consentono l’iscrizione all’Albo e abilitano quindi ad operare come Nutrizionista.
Un’altra strada da seguire per diventare Nutrizionista è quella di seguire, dopo le lauree magistrali sopra evidenziate, corsi e master sulle tematiche della nutrizione e dell’alimentazione; va però precisato che questi corsi e queste specializzazioni post laurea, anche se rilasciano un diploma, non sono sufficienti per diventare Nutrizionista e cominciare a svolgere la professione: bisogna tassativamente affrontare e superare l’apposito esame di Stato e iscriversi all’Albo professionale dei Nutrizionisti.
Se quanto soprariportato viene rispettato, i rapporti economici potranno essere codificati anche come indicato dall’interessato purchè il tutto avvenga nel rispetto delle norme giuslavoristiche che andranno necessariamente condivise con il Consulente del Lavoro.
Avv. Paolo Leopardi

AFK
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