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31 gennaio 2008
Richiesta

Come farmacista collaboro in uno studio medico, e mi occupo di intolleranze. Chiedo: 1) potrei affiancare ai risultati delle intolleranze, un consiglio su un probiotico, un prodotto erboristico, uno shampoo o un bagno schiuma con particolari ingredienti cosmetici? Potrei scrivere su un foglio intestato" consulenza scientifica" e indicare i consigli? 2) Oltre alla misurazione delle intolleranze, nel mio studio, potrei fornire altri servizi, per es. misurazione della pressione, autocontrollo della glicemia ecc. come fossi in farmacia o parafarmacia?

Consulenza

Ad avviso dello scrivente l'attività che lei svolge presso lo studio medico non costituisce attività professionale del farmacista, pertanto lei la svolge come lo può fare qualunque persona. La valutazione dei risultati dell'analisi delle intolleranze alimentari (sulla cui attendibilità esistono più dubbi che certezze) è peraltro basata sull'uso di un'apparecchiatura automatica. L'eventuale consiglio di prodotti (come da lei descritti) che rientrano tra gli alimenti (probiotici e prodotti erboristici) o tra i cosmetici, può essere liberamente fatta in quanto non si tratta di medicinali. Per quanto attiene alla misurazione della pressione e ai tests ematologici, presumo siano fatti anch'essi con apparecchiature che possono essere usate anche direttamente dal cliente e, pertanto, la loro messa a disposizione deve essere considerata legittima.

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