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01 marzo 2009
Richiesta

Sono un farmacista di 58 anni, e ho svolto attività di dirigenza industriale con 26 anni di contributi INPS. Tale attività si è interrotta per crisi aziendale e dovrò attendere il compimento di 65 anni per accedere alla pensione di vecchiaia con il metodo retributivo. Attualmente ho ricevuto una proposta di lavoro presso una farmacia privata. L'assunzione sotto forma di dipendente mi comporterebbe la diminuzione della mia futura pensione in quanto la relativa contribuzione INPS da farmacista dipendente, pur incrementando gli anni contributivi, abbasserebbe la media degli ultimi dieci anni di contribuzione, su cui verrà calcolata la futura pensione. Quale tipo di contratto e sotto quale forma è possibile normalizzare una collaborazione non subordinata o parasubordinata, considerato che da lavoratore autonomo iscritto all'albo professionale dei farmacisti non sono tenuto al versamento dei contributi INPS?

Consulenza

L'analisi della forma di inquadramento contrattuale va individuata sulla base del rispetto normativo, affinché la scelta sia resa trasparente e meno esposta ad abusi, e sulla base anche di accordi individuali intrapresi.
Si conferma che un rapporto di lavoro subordinato, alla luce del sistema di calcolo retributivo per accedere alla pensione, abbasserebbe la media degli ultimi dieci anni pur incrementando il periodo contributivo.
Diversamente, nel caso presentato, la formula dei contratti a progetto e/o libera professione accredita soltanto i contributi alla gestione Enpaf.
Il rapporto di contratto a progetto, dovendo essere riconducibile ad un progetto o programma di lavoro, ha una durata determinata o determinabile nel tempo, e l'azienda dovrebbe utilizzare lo strumento della certificazione per ricondurre la concreta esecuzione di una data prestazione lavorativa.
Elemento di criticità per il collaboratore può essere il mancato riferimento a norme collettive, mentre per l'azienda lo si potrebbe ipotizzare come uno strumento di elusione in virtù del minor onere contributivo.
La libera professione fa parte dell'universo del lavoro autonomo, dove il professionista svolge in prima persona un servizio senza vincolo di subordinazione garantendo al committente il raggiungimento di determinati risultati. Nel caso in esame si ricorda che a partire dall'anno 2004 i contributi versati all'Enpaf non vengono più restituiti se l'iscritto, al compimento del 65° anno di età, non ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia.
è da sottolineare anche che la legislazione previdenziale, essendo in continua evoluzione e indirizzata sempre più verso scelte politiche volte a realizzare l'interesse pubblico ed il risanamento della finanza pubblica, potrebbe modificarsi nel corso dei futuri anni.

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