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04 febbraio 2010
Richiesta

Due farmacisti ed un medico possono aprire uno studio multidisciplinare di fitoterapia al fine di dare un servizio professionale a quelle persone che chiedono di utilizzare le erbe medicinali? All'interno di questo studio (o centro) il medico dovrebbe avere il ruolo tipico di visitare, diagnosticare e prescrivere eventuale terapia, mentre i farmacisti un ruolo di collaborazione e consulenza al medico riguardo piante, tipo di estratto ecc. Chiedo inoltre se per tale attività è necessaria qualche specializzazione particolare e se può essere svolta in contemporanea a quella di dipendente di farmacia naturalmente negli orari di riposo e di chiusura (es. il sabato).

Consulenza

Dalla descrizione dell'attività che verrebbe svolta non sembrano di potere ravvisare profili di illegittimità. Posto infatti che è il medico il "dominus" dello studio in quanto in grado, per legge, di visitare, diagnosticare e prescrivere qualsiasi rimedio, l'attività del farmacista è limitata ad una consulenza sulla migliore formulazione delle prescrizioni fitoterapiche. La presenza del farmacista non dovrebbe poi, in nessun caso, costituire un modo per indirizzare i pazienti ad una determinata farmacia, potendosi altrimenti ipotizzare l'accordo economico tra medico e farmacista o il reato di comparaggio. Lo svolgimento di attività libero-professionale da parte del farmacista in orari in cui non svolge un lavoro subordinato è legittima. Inoltre non occorrono particolari specializzazioni.

 

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ABOCA NOVEMBRE METARECOD
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