Utifar

Dopo alcuni anni di collaborazione, mi sono accorto che il farmacista dipendente risulta assunto con il 1° livello super. Il consulente del lavoro da me interpellato sostiene che lo scatto di livello era dovuto per legge alla scadenza dei due anni di formazione. è vero? Altrimenti come posso comportarmi per non continuare a pagare un livello 1° super (licenziamento e successiva nuova assunzione riconoscendo comunque tutti i diritti maturati)?

In merito alla vostra richiesta di consulenza, vi chiedo di verificare cosa risultava dal contratto di formazione del dipendente, cioè da quale livello e qualifica partiva e a quale livello e qualifica arrivava a fine percorso. Questo solo per verificare se l'errore di base è partito dal commercialista o dal progetto richiesto (che comunque il dipendente ha firmato e anche la titolare di farmacia, unitamente al contratto di assunzione).
In ogni caso non è possibile effettuare un licenziamento con successiva riassunzione della medesima persona a condizioni più svantaggiose (anche se il dipendente è consenziente), perchè questo costituisce una clausola vessatoria per il lavoratore.
L'unica cosa che è possibile fare è quella di stendere un accordo per iscritto fra il dipendente e la farmacia, dove entrambe le parti dichiarano che il dipendente non ha mai svolto funzioni direttive all'interno dell'esercizio e ne lo farà in futuro, che è stata erroneamente attribuita una qualifica piuttosto di un'altra. Sarà quindi possibile variare la qualifica risultante da cedolino paga, ma non decurtare lo stipendio. La parte economica dovrà restare immutata.
Consiglio di rivolgersi magari ad un sindacato dei lavoratori, spiegare l'accaduto e la presenza di un accordo tra le parti. Eventualmente a cose fatte mandare una raccomandata informativa al sindacato, questo per evitare contestazioni in un futuro.