Utifar

Avrei intenzione di acquistare un locale per la farmacia di cui sono titolare essendo in affitto da molti anni. Che tipo di detrazioni, deduzioni o ammortamenti comporterebbe tale acquisto?
Ho il dubbio che l'investimento non sia vantaggioso, dati i lunghi tempi di ammortamento presunti e data anche la plusvalenza che verrebbe a crearsi col passare del tempo e che si potrebbe tramutare in un aumento di tasse da pagare nel caso di una futura rivendita dello stesso locale.

Le forme di acquisto dell'immobile strumentale sono diverse. Acquisto con pagamento immediato e finanziamento tramite mutuo ipotecario con ammissione alla deduzione della quota del 3% di ammortamento annuo e degli interessi passivi, tramite leasing immobiliare in 18 anni minimo con deduzione di capitale ed interessi nella loro interezza e passaggio di proprietà al riscatto, intestazione dell'immobile ad una società immobiliare se esistente e stipulazione di un contratto di locazione con la farmacia.
Le diverse forme vanno analizzate non solo dal punto di vista del risparmio fiscale, ma anche da quello civilistico.
è pure vero che nella forma apparentemente più conveniente, il leasing, al termine di esso viene iscritto in bilancio un valore estremamente modesto, quello di riscatto (intorno al 10% del valore) con la conseguenza che in caso di rivendita o estromissione (fatte salve leggi agevolate) sorge una plusvalenza tassabile rilevante.
La scelta delle diverse casistiche va valutata quindi sulla base di un'analisi attenta che ha diverse variabili: necessità di un forte recupero fiscale, conservazione o meno della farmacia, età del titolare, dati di bilancio e valori dell'immobile e cosi via. Appare logica un'analisi di insieme che possa indirizzarla a mediare la scelta più opportuna sia nelle sue implicazioni civilistiche, sia fiscali e non in ultimo luogo familiari.