Utifar
Accordo col comune per una società di gestione
Il nostro Comune ha richiesto l'istituzione di una nuova farmacia (art. 104) in una frazione del capoluogo che conta circa 1500 abitanti e che dista dalla farmacia più vicina circa 2000 metri. Nella richiesta il nostro Comune ha dichiarato con un documento protocollato che la distanza è di 3000 metri. Ora il Comune ci ha proposto questo accordo: il Comune prelaziona la farmacia di nuova istituzione e la dà in gestione ad una società creata ex-novo, formata dal Comune stesso e dalle altre due farmacie presenti sul territorio.
Noi vorremmo sapere se una operazione siffatta è regolare o se è passibile di ricorso.
La proposta del Comune è certamente illegittima.
Infatti la scelta del socio privato deve avvenire da parte del Comune con una procedura "ad evidenza pubblica", vale a dire, sostanzialmente, attraverso una gara che consenta al Comune una valutazione comparativa tra più concorrenti e tra più offerte.
A questo proposito giurisprudenza e dottrina sono concordi, con la conseguenza che se il Comune operasse diversamente la procedura sarebbe passibile di annullamento.