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QUALE FUTURO PER LE FARMACIE ITALIANE: articolo pubblicato su Finanza e Mercati a firma di Eugenio Leopardi

04 giugno 2012

Dopo la conversione in legge del decreto sulle liberalizzazioni, si apre una fase molto problematica e per molti aspetti non coerente per la farmacia italiana. Di là dalle valutazioni di merito sulla legge le novità introdotte con le liberalizzazioni rappresentano un evento straordinario per il sistema farmacia: si prevede l'apertura di nuovi esercizi pari a un terzo di quelli attuali. Giorgio Napolitano ha detto: "il mondo è radicalmente cambiato e in un certo senso tutto va rimesso in discussione". Per le farmacie, questo ragionamento va moltiplicato per due: la rivoluzione nel settore della distribuzione farmaceutica avviene in un momento di crisi economica generalizzata. Anni fa, il premio Nobel per l'economia Paul Krugman ha espresso un concetto che oggi è più attuale che mai: "Un grande evento cambia ogni cosa solo se cambia il modo in cui vedi te stesso". Oggi, il farmacista ha la necessità di percepire qual è il suo nuovo ruolo all'interno del Servizio sanitario nazionale. Occorre anzitutto valorizzare la maggiore diffusione territoriale delle farmacie che avverrà in seguito alle liberalizzazioni. Pensiamo, per esempio, alla distribuzione dei farmaci innovativi (farmaci del Pht). Oggi, la consegna di questi farmaci ai cittadini avviene a opera delle strutture ospedaliere, con alcuni gravi problematiche e incongruenze: costringe il cittadino a recarsi in ospedale per la consegna dei farmaci, con difficoltà di carattere logistico e pratico, in particolare per gli anziani: i farmaci erogati dalle strutture pubbliche non vengono monitorati e tracciati, per cui non è possibile effettuare un controllo dei dati di consumo e di spesa. Questo rende inoltre possibili fenomeni di spreco e di abusivismo; vi sono difformità nel servizio offerto al cittadino e nella reperibilità dei farmaci da regione a regione e tra le diverse Aziende Ospedaliere. La distribuzione di questi medicinali attraverso le farmacie elimina queste problematiche senza aggravi di spesa per il Ssn. Infatti, la mediazione delle farmacie: assicura la uguaglianza di accesso in tutte le regioni e in tutte le Asl; garantisce un monitoraggio intensivo della spesa e delle prescrizioni rendendo disponibili e fruibili da parte delle strutture nazionali, regionali e delle Asl dati e confronti che oggi risultano carenti o assenti. Inoltre è importante coinvolgere la rete delle farmacie negli studi, nella promozione e nella verifica dell'aderenza alla terapia per i farmaci di prevenzione primaria e secondaria per i quali oggi la compliance da parte dei pazienti risulta non superiore al 50%. Per fare un esempio a tale riguardo, basti ricordare che il sistema sanitario nazionale spende ogni anno 1.2 miliardi di euro per la prevenzione e la cura dell'infarto, ma oltre il 50% dei pazienti non assume continuativamente i farmaci e, di conseguenza, la prevenzione non si realizza: la farmacia, attraverso la scheda di cura del paziente, può verificare l'aderenza alla terapia, migliorando la prevenzione ed evitando sprechi di risorse pubbliche. Ma le farmacie non svolgono una funzione essenziale solo nella distribuzione di farmaci. Per fare il punto sul loro ruolo dopo le recenti evoluzioni normative, i farmacisti di Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti) hanno ideato Farmadays. La prima edizione si svolgerà a Verona dal 5 al 7 ottobre 2012. Farmadays è la prima manifestazione pensata da farmacisti per rilanciare la farmacia, con un messaggio improntato al rilancio, alla crescita e alla definizione dei ruoli. Oltre alla distribuzione del farmaco, l'offerta della farmacia è composta da differenti aree, tutte inerenti la tutela della salute e del benessere della persona. Utifar ha contato sette diversi settori: cosmesi, fitoterapia, omeopatia, alimentazione particolare, articoli sanitari, prima infanzia, veterinaria. Queste sono le "sette anime" della farmacia, ciascuna da valorizzare al meglio per garantire un servizio ai cittadini e una sostenibilità economica per gli esercizi. A questi settori vanno aggiunti i servizi che le farmacie possono offrire ai cittadini, come le analisi di prima istanza; e la preparazione di prodotti galenici, ovvero allestiti dal laboratorio della farmacia. Ecco quindi le premesse di Farmadays: da un lato rivalutare la funzione di dispensazione del farmaco ; dall'altro lato ridare slancio ai singoli reparti dell'offerta, ciascuno dei quali connotato da un'altissima componente di prevenzione, di ricerca del benessere e di consapevolezza da parte del pubblico. Del resto, se gli italiani si fidano della farmacia, un motivo c'è: sentono il farmacista vicino, una persona sempre pronta ad ascoltare,a comprendere a consigliare. Questo ampio patrimonio di fiducia da parte dei cittadini va utilizzato non per rivendicare uno statico rispetto dell'istituzione farmacia, bensì messo in discussione, confermato, adattato ai cambiamenti che, volenti o nolenti, la legislazione ha apportato.

Eugenio Leopardi - Presidente Utifar

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