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Con una nota comune, le organizzazioni di categoria FOFI, FEDERAFARMA, ASFI, ASSOFARM, FARMACIE UNITE, SIFAP e UTIFAR hanno chiesto al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin un confronto in merito alla tariffa di recente attribuita alla sostanza "CANNABIS INFIORESCENZE".
La questione riguarda il D.M. 23.03.2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 giugno, con il qual è stato aggiornato l'Allegato A del D.M. 18 agosto 1993, recante "Approvazione della tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali", con l'inserimento della sostanza e la determinazione del relativo prezzo al grammo in euro 9,00.
A tale proposito, la nota evidenzia come il prezzo fissato si discosti notevolmente da quello praticato effettivamente alle farmacie italiane dalle principali aziende distributrici per la cessione della suddetta sostanza e che risulta pari a circa 10 euro al grammo oltre IVA.
Appare evidente che l'acquisto della sostanza ad un prezzo superiore a quello fissato dalla tariffa quale prezzo di vendita al pubblico sia una situazione da correggere.
In particolare, la nota congiunta delle organizzazioni di categoria fa notare come, in attesa che lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze produca quantità della sostanza in grado di soddisfare la richiesta nazionale, sarà "molto difficile (se non impossibile) per le farmacie allestire preparati contenenti Cannabis, in quanto il disallineamento dei prezzi di acquisto e di cessione al paziente priverà di sostenibilità economica tale attività".
Inoltre, sempre secondo la nota, "l'approvvigionamento da parte dei cittadini di tali medicinali galenici sarà maggiormente gravoso".