"Deve cambiare il paradigma di valutazione nei confronti della farmacia. E' necessario che cambi anche la mentalità della classe dirigente che, diversamente dalla gente comune, ancora non percepisce il valore profondo di un presidio come la farmacia sul territorio". Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenendo alla presentazione del Secondo Bilancio Sociale della farmacia, ha rimarcato il ruolo della farmacia e confermato come i dati emersi dalla ricerca Utifar rappresentino una fotografia reale del valore sociale della farmacia che, tuttavia, non tutti gli attori istituzionali comprendono a fondo. "Le farmacie lavorano per le classi più povere della popolazione e offrono una serie di servizi gratuiti di fondamentale importanza per le persone più disagiate". Proprio per questo, Lorenzin è convinta che la farmacia, infrastruttura sanitaria di lunghissima tradizione vada attualizzata rispetto ai bisogni e alle esigenze del Servizio sanitario nazionale di oggi.
Il Bilancio Sociale 2015 stima che almeno 4 milioni di cittadini abbiano fatto prevenzione delle malattie più comuni grazie alle farmacie. Anche per questo, secondo Eugenio Leopardi, presidente Utifar, "il farmacista non ha un ruolo commerciale ma sanitario. Visto che non esiste struttura capillare come quella delle farmacie, sarebbe miope non sfruttarla, anche per la dispensazione di quei farmaci che oggi vengono dispensati soltanto dagli ospedali".
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